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Comune di COLLEPARDO
(Frosinone) - Italia

Curiosità di Collepardo

  • Il Platano magico

  • L'Orologio a 6 ore

  • L'Orologio senza ore

  • Il Quadrato magico

  • La Triplice cinta

  • Il Giardino inglese "Collepardo"
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    Il Platano magico Il Platano magico

    Il Platano magico di Collepardo si trova in Via Roma, di fronte all'Ufficio Postale, e costituisce un raro esempio di auto-innesto spontaneo su un esemplare di platano secolare.

     
     
    L'Orologio a 6 ore L'Orologio a 6 ore

    Il quadrante in pietra dell'antico orologio civico di Collepardo è collocato sulla parete nord della Chiesa parrocchiale del SS. Salvatore, che dà su Piazza della Libertà.

    Ha un diametro di 88 cm. e una volta era collocato sul campanile, ad indicare il trascorrere del tempo a tutta la popolazione.

    Esso segnava le cosiddette ore "italiche", secondo un antico sistema di misurazione del tempo nel quale il giorno non iniziava dalla mezzanotte come oggi, ma dal momento in cui termina il crepuscolo (circa mezz'ora dopo il tramonto). Il sistema meccanico interno all'orologio faceva girare una sola lancetta, che percorreva quattro giri completi del quadrante nell'arco di ogni giornata.

    Un "doppio" orologio a 6 ore si può ammirare anche nella Certosa di Trisulti, sui lati opposti della torretta del Chiostro grande.

    Gli orologi di Collepardo e Trisulti sono inseriti nel Censimento degli orologi a VI ore a cura di Nicola Severino e nella relativa voce di Wikipedia.

     
     
    Il campanile di Trisulti L'Orologio senza ore

    Su tre dei quattro lati del campanile della Certosa di Trisulti è presente un quadrante, ognuno dei quali è dotato di una sola lancetta.

    All'interno, un unico orologio meccanico comanda le tre lancette, che segnano solo i minuti.

    Manca del tutto, quindi, l'indicazione delle ore. Per sapere che ore sono, allora, bisogna prestare ascolto ai rintocchi delle campane. In questo modo l'orario completo non è altro che la somma di due informazioni, una visiva e una sonora: in pratica, un sistema multimediale ante-litteram.

    Oppure, per chi si trova davanti alla facciata della Chiesa, basta volgere lo sguardo alla bella meridiana solare posta nel cortile principale.

     
     
    Il Quadrato magico di Trisulti Il Quadrato magico

    Nell'antica farmacia della Certosa di Trisulti, tra i vari affreschi realizzati dal pittore Filippo Balbi, ce n'è uno con una misteriosa frase in lingua latina, che può essere letta, sempre uguale, in quattro diverse direzioni: da sinistra verso destra, e viceversa, oppure dall'alto verso il basso, e viceversa: "SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS".

    Di questa frase, però, ad oggi non è ancora stata data una traduzione soddisfacente e comprensibile.

    Al di sopra del Quadrato è dipinto un personaggio mitologico (l'Abante) con un ramarro verde sul petto, un altro che, con la sua coda, sembra spuntargli da sotto la barba, ed infine una zampa caprina sulla spalla sinistra.

    Al di sotto compare un'altra scritta misteriosa (non visibile nella foto): "MA IL CAMBIAR DI NATURA E' IMPRESA TROPPO DURA".

    Il Quadrato magico di Trisulti è inserito nel Censimento dei "Sator" nel sito "Due passi nel mistero".

     
     
    La Triplice cinta La Triplice cinta

    E' chiamato "Triplice cinta" un disegno, di solito inciso nella pietra, in cui vengono raffigurati tre quadrati concentrici uniti fra loro con otto linee poste nei quattro vertici e nei quattro punti mediani di ciascun lato.

    Poiché la sua forma è identica a quella di un gioco chiamato "filetto" si è ritenuto che possa essere stato realizzato, appunto, per giocare, ponendovi sopra dei piccoli sassolini colorati.

    Ma la spiegazione non è così semplice, anche perché queste incisioni si trovano anche ... su pareti verticali!

    Per una trattazione più completa sulla Triplice cinta si può consultare l'apposita pagina nel sito "Due passi nel mistero".

    A Collepardo di questi disegni se ne trovano diversi: in Via Roma, in Vicolo Municipio, nella piazzetta delle "Larie".

     
     
    The garden Collepardo Il Giardino inglese "Collepardo"

    Nel sud dell'Inghilterra e precisamente a Newton Abbot, nella contea del Devon, esiste un bel giardino chiamato "Collepardo", di proprietà della famiglia Betty e Don Frampton.

    Esso, inserito nell'elenco ufficiale dei celebri "National Garden" inglesi, è descritto in un articolo della rivista inglese "DevonLife" del giugno 2005.

    Ma perché quel giardino è stato chiamato proprio così?

    Perché il precedente proprietario del giardino (e della casa annessa) era Filippo Pitocco, che nei primi anni '60 emigrò da Collepardo in Inghilterra, dove per tanti anni ha gestito, insieme al fratello Guglielmo, un famoso ristorante italiano e ha voluto dare il nome del proprio paese natale al suo bel giardino.
    Ringraziamo quindi questo compaesano che ha contribuito a diffondere il nome del nostro paese, al quale è rimasto sempre legato e dove ogni anno ritorna immancabilmente per trascorrere le sue vacanze.

     
     
    A cura di Maurizio Grande
    aggiornamento: 7 giugno 2018
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