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(Frosinone) - Italia Personaggi:Carlo Caponerielaborazione di un articolo di Maurizio Grandepubblicato sulla rivista "Terra Nostra", gennaio-febbraio 1993 © Vietata la riproduzione in qualsiasi forma
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![]() Padre Carlo Capone
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Carlo CAPONE nacque a Collepardo (FR) il 12 maggio 1927, da Paolo Capone e da Marcellina Rondinara. Ordinato sacerdote - Missionario della Consolata - nel 1951, chiese ed ottenne dal Pontefice Pio XII la dispensa per studiare da medico e si laureò in Medicina e Chirurgia nel 1959, all'Università di Città del Capo (Sudafrica). Si specializzò poi in Medicina tropicale all'Università di Londra, nel 1964. Ha lavorato diversi anni in Kenya, in un ospedale di missione, ed ha fondato dispensari nelle aree più remote dell'Africa, dove a madri e bambini veniva impartita assistenza medica, nutritiva ed istruttiva. E' stato quindi "consulente sanitario" per l'Africa del Catholic Relief Services (C.R.S.), e successivamente, fino al 1982, "Direttore dei servizi sanitari" presso lo stesso ente, con sede in Nairobi (Kenya). In tale veste ha diretto e sorvegliato la creazione, su larga scala, di programmi sanitari e di nutrizione in 25 nazioni dell'Africa; ha pianificato programmi contro la fame ed ha coordinato le attivitą con l'U.N.I.C.E.F. , la F.A.O. ed altri Enti internazionali. Tarsferito nel 1982 a Baltimora (Stati Uniti), ha pianificato, diretto e coordinato diversi altri programmi dei servizi sanitari del C.R.S. ed ha ampliato i programmi per l'Africa, includendo l'Asia del Sud-Est, l'America Latina ed i Caraibi. Dal 1988 operava come consulente di varie organizzazioni internazionali collegate con l'O.N.U. Padre Carlo, oltre ad infaticabile missionario e medico, è stato anche un rigoroso ricercatore ed uomo di scienza (a lui si deve la ricerca sulle cause della cecità della popolazione di alcune zone dell'Alto Volta) e un geniale organizzatore di programmi su larga scala (è letteralmente vero che molte migliaia di bambini in Africa debbono la loro vita proprio a lui). Stava lavorando ad un progetto per gli Indios Yanomami dell'Amazzonia, quando una terribile malattia lo ha colpito inesorabilmente. Lui stesso si era scoperto un linfoma, ma aveva fatto in modo di nascondere la cosa a tutti, sia familiari che collaboratori. Aveva invece continuato a lavorare ai suoi progetti con la forza e l'impegno di sempre, mettendo contemporaneamente in opera le strategie più opportune per contrastare il male che lo aggrediva. Poco prima della fine, resosi conto che la terapia non funzionava più, disse al primario dell'ospedale "Qualcosa non ha funzionato: non abbiate timore di fare l'esame autoptico, forse potrą servire per salvare qualcun altro" pregandolo, infine, che non appena l'elettroencefalogramma fosse diventato piatto venissero staccate tutte le apparecchiature: "Voglio morire - disse - come muore la povera gente". Padre Carlo è morto a Princeton, nel New Jersey (U.S.A.) il 18 dicembre 1992. Il successivo 6 gennaio la sua salma è tornata nel paese natìo. Il rito funebre, officiato dal Vescovo Luigi Belloli con la partecipazione del Padre Inverardi, Superiore Generale dei Missionari della Consolata di Torino, si è svolto il giorno seguente, 7 gennaio, alla presenza di tutti i cittadini del paese e delle autorità civili. Un grande uomo, dunque, padre Carlo Capone, che, avendo cura delle anime come dei corpi, ha voluto incontrare ed aiutare concretamente il suo prossimo, inteso nel suo significato più completo. E sicuramente la sua opera così preziosa viene oggi continuata dai tanti collaboratori che da lui hanno preso esempio ed insegnamento in ogni angolo del mondo. Nel 1996 a Padre Carlo Capone è stato dedicato un nuovo tratto di strada che collega l'edificio scolastico di Collepardo con l'antica Rocca dei Colonna (Deliberazione del Consiglio Comunale n. 11 del 13.4.1996). ----- Bibliografia: Questa pagina è presente in: www.siticattolici.it Ritorno alla pagina principale di Collepardo |